Festa dell'Olio e del Vino Novello XVIII

Nov 16 2017

Festa dell’Olio e del Vino Novello XVIII

Una festa all’insegna dei sapori, per festeggiare la nuova stagione del Vino e dell’Olio, che in questo periodo dell’anno esprimono con particolare intensità la loro gioventù e freschezza, ma anche della cultura, con percorsi dedicati agli antichi mestieririevocazioni storichegara musici e visite guidate al Castello Ruspoli, ai ‘”Connutti” della Vignanello sotterranea, alla Barocca Chiesa Collegiata ed ad altri luoghi più significativi del paese.

A spasso nell’era di mezzo…

Dall’idea di alcuni di noi e la collaborazione con alcune associazioni, è nata la voglia di far rivivere un angolo di storia, grazie ai percorsi informativi, alle rievocazioni e alle ricostruzioni storiche dei mestieri che hanno una rigorosa criticità filologica nei materiali usati, nei prodotti finiti, nelle nozioni storiche.

Lo scopo è quello di fungere da macchina del tempo e di far toccare con mano, far provare i mestieri perduti e manualità dimenticate, attraverso anche gli spettacoli e alcuni sport in uso per far rivivere quell’Italia del Rinascimento.

L’Olio Novello

L’Olio Novello appena franto e imbottigliato, è un’esperienza che nessun amante dell’olio dovrebbe negare a se stesso. Non è un caso naturalmente. Mentre il vino è un prodotto ottenuto da un procedimento di trasformazione per fermentazione della materia prima d’origine (l’uva), l’olio d’oliva, al contrario, non è altro che il succo d’oliva. Ecco perché, mentre il vino ha bisogno, quale più quale meno, di tempo per trovare un suo accettabile equilibrio e per esprimersi nelle nuove vesti di ciò che l’uva è diventata, per l’olio non è così. L’olio appena franto è al massimo della sua freschezza e della sua fragranza.

E’ quello che trovate nell’Olio Extravergine d’Oliva Novello del Frantoio Cioccolini: fragranza e freschezza tuttavia ben governate ed equilibrate dalla dolcezza del “blend” di cultivar, Frantoio-Leccino-Canino-Moraiolo, di olive italiane, da cui quest’olio è ricavato, in una vera e propria corsa contro il tempo.

Il risultato è questo bellissimo colore verde con riflessi dorati dal sapore fruttato con ricchi sentori vegetali. Il profumo intenso e dal gusto deciso, ma non aggressivo: dolce, invece, perfino nel lieve ma percepibile piccantino del solleticante finale di bocca.

Il  Vino Novello

Il primo vino dell’ultima vendemmia era solito, un tempo, essere consumato nelle case di campagna, da parte degli stessi contadini che lo producevano.

Veniva spillato dalle botti tra la fine di Ottobre e i premi giorni di Novembre per controllare lo stato di maturazione del vino prodotto.

Le principali caratteristiche organolettiche del Vino Novello sono: assenza quasi totale dei tannini, che rende bevibili alla temperatura di servizio dei bianchi; omogeneità aromatica fra Novelli di diverse varietà di uva o appiattimento varietale;  presenza di alcuni descrittori aromatici tipici: note di banana, gomma americana e lampone per il loro scarso contenuto alcolico e polifenico, oltre che per l’estrema semplicità del loro profilo aromatico. I Vini Novelli hanno una durata effimera, che tende ad esaurirsi nell’arco di un anno.

Lo si può sorseggiare durante i due primi week-end di Novembre con caldarroste o uno dei tipici piatti di stagione, nelle tradizionali taverne…tutto con musica e stornelli!