

E’ tempo di sorprese al Al Toto’s: Family Day con Menu bambini in omaggio

Visita guidata al Palazzo Farnese di Caprarola a cura di Antico Presente, uno dei migliori esempi di dimora del Cinquecento italiano.
Il palazzo, incastonato tra i Monti Cimini e in prossimità del lago di Vico rappresenta uno dei principali gioielli della Tuscia.
L’antica rocca venne costruita a protezione del paese contro le scorrerie di tiranni che si contendevano i feudi della zona. Cambiarono però le cose quando il cardinal Farnese, iniziò a costruire qui la sua residenza. Vi resero opera i più illustri architetti e pittori dell’epoca per celebrare e immortalare negli affreschi i fasti della famiglia Farnese tramite allegorie, scene mitologiche e momenti gloriosi vissuti dalla famiglia.
Gli affreschi nelle stanze ci permetteranno di sfogliare una sorta di album di famiglia che, seppur in forma celebrativa, ci racconta la vita ed il mondo di una delle famiglie più importanti del ‘500, soffermandoci sulle curiosità e sui mille aneddoti che regalano le sale del piano nobile.
Visiteremo i Giardini Pensili dove ammireremo la bellissima grotta dei Satiri nel Giardino d’Inverno. I giardini all’italiana fungevano proprio da grandi tappeti persiani ricamati sapientemente da ammirare dalle finestre e logge poichè concepiti come continuazione delle decorazioni ad affresco interne.
Se le condizioni meteo lo consentiranno visiteremo anche il Parco ma lo sapremo solo la mattina della visita
Visita guidata a cura di Antico Presente
Guida: – Sabrina Moscatelli, Guida Turistica dal 2006
Durata: – 2 ore
Quota di partecipazione: € 10,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso + € 2,00 per il noleggio degli auricolari con radiolina sopra i 15 partecipanti
Appuntamento –Sabato 13 aprile 2024 alle ore 15:00 a Caprarola (VT)
Informazioni e prenotazioni – Visita il sito di Antico Presente (www.anticopresente.it)
Approfittando della GRATUITA’ DEGLI INGRESSI Antico Presente propone una visita guidata alla necropoli Monterozzi di Tarquinia, sito UNESCO, con tombe decorate da affreschi che raffigurano banchetti funebri, danzatori, giocolieri, paesaggi, demoni e altre divinità, come fossero delle “fotografie” di 2500 anni fa.
L’antica città, conosciuta con il nome di Tarchna, sorgeva nella parte più elevata di un colle poco distante dall’attuale centro abitato, dove oggi si trovano le rovine dell’Ara della Regina, un tempio utilizzato per la celebrazione di riti e preghiere, uno dei più importanti ritrovamenti archeologici di tutta Tarquinia. Tra le rovine di questo grande tempio (del IV secolo a.C.), è avvenuto il ritrovamento di una delle più importanti opere di arte etrusca: la lastra raffigurante i Cavalli Alati (alta 1.15m e larga 1.25m), che insieme ad un altra raffigurante una biga andata sfortunatamente perduta, ornava il frontone del tempio.
Dell’antica gloriosa città, oggi silenziosa e volta di fronte alle mute necropoli, un tempo la vita scorreva palpitante, tra fiorenti commerci, abili artigiani e generosi raccolti, nell’ estasi religiosa e nell’adorazione dei defunti.
Il tempo ha tentato di cancellare e imprigionare nei sepolcri le loro gesta e la loro cultura, ma la storia ha salvato i segreti di questa vivace e grandissima civiltà: Antica capitale d’Etruria, ricordata come una delle più vaste e potenti città dell’età classica, Tarquinia è la fonte più importante di testimonianze dell’antico popolo Etrusco.
La nostra visita inizierà nella Necropoli di Monterozzi, Patrimonio Unesco, con ciò che resta del popolo villanoviano che proprio qui ha preceduto quello etrusco, per poi proseguire con la conoscenza diretta degli abitanti dell’antica città, all’interno delle loro tombe. Sì, avete capito bene, li conosceremo proprio, vedremo i loro volti e quelli dei loro famigliari. Vedremo le vesti che indossavano, la moda, le acconciature, i gioielli e i loro oggetti, ma entreremo nel vivo delle loro abitudini, certezze, paure, rituali e persino in alcuni aspetti della sfera sessuale.
Affacciandoci nei profondi ipogei, rimarremo stupiti dai vivaci colori, dalla ricchezza di dettagli, ma soprattutto dalle immagini reali di persone, per la maggior parte semisdraiati su triclini, che in atmosfera ed abiti festosi, sembrano averci aspettato per farci partecipare al loro eterno banchetto, tra musici, giochi e danze. Sono dei preziosi “scatti” di oltre duemila anni, che mostrano con esattezza notizie e consuetudini a noi sconosciute.
La serie straordinaria di tombe dipinte, rappresenta il nucleo più prestigioso della necropoli, che resta per questo aspetto, la più importante del Mediterraneo, tanto da essere definita ‘il primo capitolo della storia della pittura italiana’. L’uso di decorare con pitture i sepolcri delle famiglie aristocratiche, è documentato anche in altri centri dell’Etruria, ma solo a Tarquinia il fenomeno assume dimensioni così ampie e continuate nel tempo: esso è, infatti, attestato dal VII al II secolo a.C.
Le immagini che vi sono riprodotte tendono a ricostruire intorno alla figura del defunto scene che si riferiscono alla sua vita quotidiana quasi a voler sottolineare, riflettendo una credenza comune a tutti i popoli primitivi, la continuità della vita oltre la morte all’interno di quella tomba che ne rappresentava la casa eterna.
Ci sposteremo nell’attuale centro storico prevalentemente medioevale, per raggiungere una delle più belle e interessanti strutture, quella del Palazzo Vitelleschi, realizzato a partire dal XV sec. e attualmente adibito a Museo Nazionale Etrusco. Qui sono custoditi i tesori della Necropoli, i ricchi corredi funebri e sarcofagi, con espressioni artistiche di altissimo livello che spaziano dalla scultura, all’oreficeria e ceramica arricchite persino di oggetti provenienti dalla Grecia e dall’antico Egitto.
Sarà qui che vedremo quale poteva essere un corredo funerario principesco, con quali manufatti si preparava un simposio, con quali gioielli venivano decorate le donne, con quale tecnica si simulavano gli oggetti in metallo e con cosa si facevano le protesi dentarie. Ammireremo i volti di pietra nei sarcofagi che mostrano il reale defunto e ci emozioneremo di fronte ai famosi “Cavalli Alati” che sembrano pronti per spiccare il volo, sulle ali del mito.
Visita guidata a cura delle guide turistiche di Tarquinia (VT) di Antico Presente
Guida: – Sabrina Moscatelli, Guida Turistica dal 2006
Durata: – 3 ore
Appuntamento – Domenica 7 aprile 2024 alle ore 14:30 a Tarquinia
Costo: 10,00 euro visita guidata e ingresso gratuito come prima domenica del mese
Informazioni e prenotazioni – Visita il sito di Antico Presente (www.anticopresente.it)
Dopo il grande successo del Il Letto Ovale torna Matteo Vacca con un’altra esilarante commedia del grande Ray Cooney.
Carbognano, 2 aprile 2024: Nella stagione del Teatro Bianconi dedicata ai grandi autori della commedia nazionale e internazionale non poteva mancare uno dei più importanti esponenti della commedia inglese, portato sul palcoscenico da Matteo Vacca che ritorna nel teatro dei Cimini dopo il grande successo riscosso nelle stagioni precedenti e il doppio sold out di dicembre con Il Letto Ovale. Sullo storico palcoscenico viterbese domenica 7 aprile alle ore 17.00 con la regia di Matteo Vacca, saranno protagonisti Matteo Vacca, Martina Zuccarello, Claudia Ferri, Elisa Pazi, Marco Fiorini e Walter Del Greco in FUNNY MONEY di Ray Cooney.
Quante probabilità ci sono di fare sei al Superenalotto o di vincere alla lotteria? Le stesse di trovare 1.200.000,00 Euro in metropolitana dentro una valigetta identica a quella che utilizzi per andare in ufficio tutte le mattine. Eppure un colpo di fortuna può sempre capitare nella vita, ed è proprio quello che è successo a Riccardo. La sua vita tranquilla ed ordinaria viene totalmente scombinata, così come quella di Alessandra, la sua adorabile compagna, che però non ha nessuna voglia di scappare in Messico con i soldi. La fuga sembrerebbe inevitabile perché il denaro appartiene alla mafia, quindi non ci sono alternative soprattutto perché anche la polizia vorrebbe saperne di più. Quindi, occhio alla valigetta con i soldi… non perdetela mai di vista!!!.
Comicità e follia si succedono a ritmo mozzafiato nella farsa di Cooney. Più macchina per risate che commedia, ‘Funny Money’ colpisce per il suo ritmo serrato e per i continui colpi di scena che ribaltano ogni volta la vicenda e le identità delle persone. Si tratta di una delle commedie comiche più famose dell’autore inglese Ray Cooney, insieme a ‘Taxi a due piazze’ e ‘Se devi dire una bugia dilla grossa’ entrambe già ben note al pubblico del Bianconi. Scritta nel 1994 e rappresentata in Francia e in Gran Bretagna con straordinario successo, la commedia è stata messa in scena in ben 25 paesi diversi, prova evidente della sua comprensione universale. I suoi meccanismi comici e i suoi personaggi raggiungono immediatamente e ovunque lo spettatore coinvolgendolo per il ritmo nevrotico della vicenda. Meccanismi grotteschi, precisione di un orologio, successione continua di fatti inaspettati e situazioni al limite della credibilità rendono la commedia un vortice di divertimento, isterismo e incredulità.
Per informazioni e prenotazioni, anche per tutti gli altri appuntamenti della Stagione, basta visitare la pagina Facebook del Teatro Bianconi o il sito internet www.teatrobianconi.it oppure telefonare al 340.1045098
Il Caffè San Marco Wine Bar in collaborazione con la Bottega del Gourmet propone per Venerdi 30 Marzo in occasione della Vigilia di Pasqua APERITIVO DI PESCE , FORMAGGI E VERDURE. Scegli il tuo Aperitivo o Apericena