Segreti e Simboli del Sacro Bosco di Bomarzo

Gen 29 2021

Segreti e Simboli del Sacro Bosco di Bomarzo

Bomarzo, Il Parco de Mostri

Il Sacro bosco di Bomarzo, è detto anche Parco dei Mostri, per la presenza di misteriose statue, che il principe Vicino Orsini aveva progettato e fatto costruire alla metà del Cinquecento. Pur inserendosi nella cultura architettonica-naturalistica del periodo, questo parco costituisce un “unicum”.

Il luogo per questo è rimasto un enigma storico  per secoli, finché recentemente le ricerche condotte dallo storico dell’arte Antonio Rocca, non hanno svelato i significati simbolici ed ermetici di questo giardino, e,  sarà proprio con lui che lo visiteremo.Celato all’interno dell’attuale Parco dei Mostri c’è ancora il Sacro Bosco, giardino ermetico voluto da Vicino Orsini. Chiave del parco segreto è il teatro,  manufatto che è la traduzione in pietra di un libro esoterico (si dice fosse un esemplare preziosissimo illustrato da Tiziano e andato perduto in un famoso incendio) in cui era rivelato il mistero del mondo e del cosmo, per dare vita a un percorso di conoscenza e salvezza.
Il teatro bomarzese, con la sua scena in pendenza, non è quindi frutto di un errore grossolano, ma è la chiave del progetto dell’Orsini. Dopo aver avuto visione del nudo schema del creato, l’ospite di Vicino poteva avviare il suo tragitto di elevazione, aggirandosi tra le immagini di memoria, divenute pietre, sino a raggiungere la purificazione, dopo essersi lasciato alle spalle i mali del mondo e gli inganni dei sensi, tra falsi monumenti etruschi ed egizi,  la casa pendente , e il tempio, omaggio alla memoria della moglie scomparsa prematuramente.Per comprendere tutto,  occorre quindi riattribuire alle creature del boschetto il loro significato originario. Scopriremo così che i cosiddetti “Mostri” sono simboli per tutelare verità ermetiche e per facilitarne la memorizzazione. Scopriremo, inoltre, che il Sacro Bosco quale percorso salvifico e di conoscenza, è destinato a concludersi nel punto in cui l’uomo ritrova la sua essenza divina e può godere del mondo in uno stato di pura contemplazione.