Giornata per i diritti all’infanzia.Presentazione del Libro: Eppure sono lievi il libro di Bruna Colacicco

Nov 20 2021

Giornata per i diritti all’infanzia.Presentazione del Libro: Eppure sono lievi il libro di Bruna Colacicco

Il 20 novembre si celebra la Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in ricordo dell’approvazione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia, avvenuta proprio il 20  novembre del 1989.

“In Italia sono oltre 77mila i bambini in Italia vittime di maltrattamenti secondo un recente  report di Terre des Hommes e Cismai”  dice Bruna Colacicco, pediatra e scrittrice, autrice del romanzo divulgativo “Eppure sono lieve” (Manni Editore), testimonianza di una vicenda reale di violenza psicologica domestica e di violenza assistita.

La violenza sulle donne e la violenza verso i minori sono strettamente legate e coesistono – continua Bruna Colacicco – A volte sfociano in episodi estremi che assurgono tragicamente alla cronaca, come nel caso del piccolo Matias. Spesso invece in queste famiglie la violenza sui bambini lavora sottotraccia, con conseguenze gravissime”. La violenza assistita è al secondo posto nel triste elenco dei maltrattamenti nei confronti dei bambini e dei ragazzi. Si tratta di quella forma di abuso che subiscono i figli (anche nei rari casi in cui non sono essi stessi vittime dirette) assistendo quotidianamente al maltrattamento della propria madre.

“Si tratta di un’esperienza devastante per i bambini e i ragazzi. I più piccoli presentano deficit nella crescita somatica e ritardo psicomotorio, nei più grandi sono costanti danni nell’autostima, nella capacità di provare empatia, qualche volta nelle competenze intellettive. Paura costante, senso di colpa, tristezza e rabbia, causate dall’incapacità di difendere il genitore vittima, stati d’ansia e incapacità di stringere relazioni. Anche se non si giunge ad episodi estremi, come quelli di Vetralia, la vita dei bambini sono segnate per sempre. Nel processo di crescita è naturale che i figli si identifichino con i genitori. Vivendo in seno alla famiglia di un maltrattante potranno identificarsi con il genitore violento o con il maltrattato. Spesso ne assumeranno il ruolo, riproducendo nella famiglia che formeranno da adulti i meccanismi disfunzionali della famiglia di origine e perpetuando la violenza domestica e la violenza assistita attraverso le generazioni. E’ importante e necessario parlare di questo tipo di abuso che  spesso accompagna o precede la violenza diretta sui minori. Bisogna imparare a riconoscerla per potere intervenire in aiuto dei bambini e dei ragazzi che sono vittime tanto quanto la madre”.

“Molte donne – aggiunge Colacicco – sopportano con troppa pazienza, o un malinteso senso del sacrificio la vicinanza e le violenze fisiche o psicologiche di un compagno maltrattante. Pensano che sia loro dovere tenere insieme la famiglia, garantire a qualunque costo la presenza di un padre ai loro figli. Niente di più sbagliato. Quando i figli sono costretti ad assistere a violenze psicologiche o fisiche in famiglia, quando devono respirare ogni giorno, nella loro stessa casa, l’aria malsana della sopraffazione e dell’abuso, allora i figli, che siano bambini o ragazzi, soffrono proprio come quando la violenza colpisce direttamente loro. È indispensabile che la madre si allontani dal partner violento e metta in salvo se stessa e il resto della famiglia”

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