Dal 23 settembre all’8 ottobre
Si amplia il Festival della Tuscia, nato da un’idea di Vittorio Sgarbi, che s’inaugura il 23 settembre, al Palazzo Doebbing di Sutri, con ‘Le campane di Dante’ di Stefano Sabelli e dello scultore Ettore Marinelli.
Oltre alla musica classica e ai concerti, la seconda edizione apre al teatro, al cinema e alla letteratura con incontri tra cui le conversazioni-evento con Barbara Alberti che parlerà de ‘L’amore è il mese più crudele’ e Pupi Avati in dialogo sulla Tuscia al cinema con Fabio Canessa.
Kermesse itinerante, il Festival della Tuscia, con direttore artistico Massimo Spada, ospiterà fino all’8 ottobre eventi nei comuni di Sutri, Viterbo, Bassano Romano, Tarquinia, Vitorchiano, Bagnaia e Bolsena. “Si muove in un territorio ampio radunando in una unica manifestazione culturale tanti luoghi.
Il primo giorno la voce di Stefano Sabelli si alternerà sul palco alle campane suonate da Giulio Costanzo. “Il progetto coinvolge la Fabbrica di campane più antica del mondo , la Fonderia Marinelli. Sono state fuse 28 campane raccogliendole in un unico carillon che farà da sfondo al racconto di Dante e la scienza e Dante e la politica” ha spiegato Sabelli. Barbara Alberti, sarà la protagonista del primo incontro, il 24 settembre, dedicato all’amore. “Noi siamo fregati, siamo assolutamente spacciati.
Tra gli spettacoli di punta, oltre a La Tuscia al cinema con Pupi Avati è atteso il 5 ottobre Domenico Iannacone che porta a teatro Che ci faccio qui?, la docu-serie neorealista andata in onda su Rai3. “La Tuscia è stata set di grande cinema.
Tanti gli appuntamenti con la musica da camera che vedranno tra l’altro il tenore inglese Ian Bostridge insieme al pianista Mario Montore proporre una selezione di Lieder del periodo romantico composti da Schubert e Schumann. Ci saranno anche i concerti di fisarmoniche con il Sirius Accordeon Trio e gli ottoni dell’Alma Saxophone Quartet con un omaggio alla grande musica americana da Bernstein a Frank Zappa, da Copland a Chick Corea, passando da Gershwin e Glenn Miller. Tra gli appuntamenti musicali più attesi del festival quello del 30 settembre alla Basilica di S. Maria della Quercia di Viterbo con il recital della pianista salentina Beatrice Rana con un caleidoscopio di note che include una selezione di brani di Debussy e la Sonata in si minore S178 di Liszt. In programma anche la rara musica di Alfred Schnittke, tra le figure artistiche più sperimentali del ‘900 sovietico.
Viterbo:domenica 24 doppio appuntamento in sala Regia: alle 17 incontro con Barbara Alberti “L’amore è il mese più crudele” mentre alle 21 saranno protagonisti Ian Bostridge e Mario Montore.
Si parlerà invece de “La Tuscia al cinema” al Teatro dell’Unione, Viterbo (anche se nel cartellone è indicato Bagnaia, Villa Lante) il 28 settembre alle 20,30 con Pupi Avati e Fabio Canessa, mentre il giorno seguente, venerdì 29, a Sant’Amanzio di Vitorchiano si esibirà l’Alma Saxophone Quartet e il 30 settembre alla 20,30 torna anche quest’anno Beatrice Rana, sempre in Santa Maria della Quercia.Sabato 1° ottobre il festival arriva sul litorale, con un doppio apputnamento a Tarquinia: alle 12 Kevin Spagnolo a Avos Project nelle sale di Palazzo Bruschi mentre alle 20.30 sarà il palco del teatro comunale Rossella Falk ad ospitare Liya Petrova e Adam Laloum.Ritorno nel capoluogo il 5 ottobre, al Teatro San Leonardo, alle 21, con “Che ci faccio qui” con Domenico Iannaccone, Francesco Santalucia e Raffaele Fiorella, seguito il 6 alle 20.30, Palazzo Brugiotti, dal Quartetto Arod.Ancora provincia, il 7 ottobre, con un altro prezioso doppio appuntamento a Villa Giustiniani di Bassano Romano: alle 18,30 Dario Salvatori, Massimo Pistacchi e Fabio Canessa parleranno de “La musica ai tempi dello streaming” mentre alle 20.30 concerto del direttore artistico della rassegna Massimo Spada con Chiara Sannicandro, Georgy Kovalev e Ludovica Rana.Chiusura a Viterbo, l’8 ottobre, presso l’Abbazia di San Martino al Cimino, ore 20.30, con il “Concerto de’ Cavalieri e Marcello Di Lisa”