La basilica si trova lungo la Via Francigena e secondo una tradizione leggendaria fu fondata dalla regina Matilde di Westfalia, diretta a Roma con una carovana di muli carichi d’oro per edificare un santuario dedicato al Santo Sepolcro.
Ciò che spinse la sovrana a realizzare il suo progetto proprio ad Acquapendente fu la riluttanza dei muli che una volta giunti ad Acquapendente si sarebbero “bloccati” inginocchiandosi e rifiutandosi di ripartire.
Originariamente in stile romanico ed appartenente all’ordine benedettino, con annesso convento, l’aspetto attuale della chiesa è frutto di numerosi interventi. La facciata risale al ‘700 ed è opera di Nicola Salvi (architetto della fontana di Trevi a Roma), poi in parte modificata a causa dei danni dell’ultima guerra. Sulla facciata è riprodotto il busto del papa Innocenzo X Pamphili a cui si deve il trasferimento della diocesi ad Acquapendente, dopo la distruzione di Castro.
Internamente la chiesa ha una pianta a croce latina a 3 navate, il presbiterio è rialzato per lasciare spazio alla cripta sottostante. La cripta è del tipo “a sala”, costruita su 24 colonne su cui poggiano volte a crociera. Custodisce un SACELLO che ancora oggi è meta di pellegrinaggio, essendo la copia più antica al mondo del sepolcro di Gesù.
fonte acquapendente.online