Il borgo medievale di Vitorchiano è  tra i meglio conservati e più belli del centro Italia: la sua bellezza colpisce ogni viaggiatore che si ferma a contemplarlo. Abitato fin dall’età del bronzo, in epoca medioevale crebbe d’importanza e architettonicamente si fuse con la rupe di peperino, una roccia vulcanica che caratterizza il territorio. Le case, affacciate sull’oblio e costruite con lo stesso materiale della rupe, descrivono con tetti, torri e campanili il profilo di questo borgo antropomorfo, un luogo mitologico sospeso sulla forra che lo circonda tra realtà e fantasia.

Il borgo di Vitorchiano, cinto da mura, torri e porte di accesso al paese, racchiude importanti monumenti come il Palazzo Comunale, la torre dell’orologio alta 16 metri ed eretta originariamente a difesa del castello e la Fontana a fuso. Passeggiando tra i vicoli si scoprono altri edifici medioevali di notevole bellezza, come la casa dove dimorò per un periodo Santa Rosa, la Casa della Strega, la Casa del Rabbino, la Casa del Vescovo e molte altre.

E’ proprio da uno di questi vicoli che si scende nella forra e  il borgo appare “sospeso” in cima alla rupe . Seguendo sentieri che ad ogni angolo ci riservano sorprese come piccole chiese, antiche pestarole per fare il vino, boschi, ulivi, e gli immancabili noccioleti si arriva all’improvviso al  monumento Naturale  di Corviano (istituito nel 2007) che occupa il piano sommitale di una rupe che si solleva sui boschi che separano Bomarzo e Vitorchiano e s’incunea tra valli di fiumi; un’area estremamente peculiare e ricca sia sotto il profilo naturalistico che per le emergenze archeologiche presenti.

Qui, sul pianoro di peperino (roccia vulcanica tipica del paesaggio della Tuscia) delimitato da alti strapiombi rocciosi con belvederi spettacolari sulla sottostante Selva di Malano e punteggiata di voluminosi massi erratici, si conservano resti di mura etrusche e romane, antiche abitazioni ipogee e i ruderi di un castello e di una pieve medievale con il piccolo cimitero annesso.

Durante l’escursione avremo si ammirerà, inoltre, un’alternanza di ambienti naturali assai diversi: grandi prati fioriti, boschetti di roverelle, lastroni di tufo e rocce levigate ammantate di muschio, radure di macchia mediterranea, assolate pareti verticali di roccia dominanti sulla rigogliosa e talvolta impenetrabile giungla riparia.

La visita sarà ricca di spunti per conoscere il territorio sia dal punto di vista naturalistico che storico archeologico. Vedremo,  ciò che resta dell’abitato medievale di Corviano, le pestarole, i ruderi della chiesina, le tombe antropomorfe e quello che resta del villaggio, le cui abitazioni erano invisibili ad eventuali nemici, nascoste agli occhi ostili, scavate sottoterra, attrezzate nelle grotte, accessibili in gran parte soltanto dalle pareti rocciose grazie a pianerottoli e scale mobili, ci inoltreremo in una forra, ci insinueremo tra i ruderi del castello, dal passato importante, fatto costruire in data imprecisata, nel 1278 passato ad Orso Orsini, nipote del papa Niccolò III, poi a lungo conteso tra gli Orsini ed i Viterbesi.

Scendendo nella forra troveremo, nascosta nella fitta vegetazione, una cascata che riversa le sue acque su un enorme blocco di peperino. L’escursione sarà l’occasione per un tuffo indietro nel tempo tra le bellezze paesaggistiche e naturalistiche di questo angolo incontaminato della Tuscia.

Escursione a cura di Antico Presente

Guide
Sabrina Moscatelli, Guida Turistica Abilitata e Guida Ambientale Escursionistica AIGAE
e Maria Giulia Catemario Guida Ambientale Escursionistica AIGAE

Dati tecnici
Lunghezza: 11 km
Dislivello: 330 m
Difficoltà: facile con qualche passaggio “avventuroso” (attraverseremo un paio di guadi e una breve salite con l’aiuto delle corde, possibile presenza di fango e rovi)
Profilo itinerario: anello
Durata: 6 ore inclusa pausa pranzo

Appuntamento
Domenica 4 luglio 2021 alle ore 10,00 Piazzale Umberto I davanti a Porta Romana (ingresso centro storico).  Si può parcheggiare in un ampio parcheggio sulla destra della porta.

Condizioni
Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità.
Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione.
La guida si riserva il diritto di annullare o modificare l’itinerario proposto a sua discrezione, per garantire la sicurezza o in base alle condizioni del meteo, del sentiero e dei partecipanti.

Attrezzatura obbligatoria
Scarponcini da trekking, zaino e non borse a tracolla, pranzo a sacco, acqua minimo 1.5 litri (non ci sono approvvigionamenti dell’acqua lungo il percorso), abbigliamento adatto alla stagione (vestirsi a cipolla), repellente per insetti, cappello, gel e mascherina (da usare solo laddove non si possono mantenere le distanze di sicurezza). Consigliati i bastoncini.

Regole di comportamento
E’ vietato raccogliere piante e fiori, abbandonare rifiuti e mozziconi di sigaretta, arrampicarsi, sdraiarsi o sedersi su monumenti e reperti storici.

Quota escursione
15 € inclusa polizza professionale RC attiva.

Informazioni e prenotazione
(10-18h, da lunedì a venerdì, sabato e domenica solo messaggi WhatsApp):
Sabrina 339 5718135, info@anticopresente.it, www.anticopresente.it

Nota COVID
Ai sensi delle vigenti disposizioni per l’emergenza da COVID-19, per la partecipazione all’attività è OBBLIGATORIO che ciascun partecipante:
• sia dotato di propria mascherina protettiva;
• sia dotato di flaconcino di gel disinfettante non autoprodotto;
• mantenga rigorosamente la distanza interpersonale di 2 metri. La mascherina andrà indossata nei momenti in cui non sarà possibile rispettare tale distanza;
• è vietato scambiarsi oggetti di qualsiasi tipo (cibo, acqua ecc).