CIVITA DI BAGNOREGIO

Gen 28 2018

CIVITA DI BAGNOREGIO

Storia, arte, cultura e tradizioni: un luogo incantato, dove il tempo sembra non scorrere più.

Unita al mondo solo da un lungo e stretto ponte di circa 300 metri, ricostruito dopo che il terremoto del 1794 fece crollare il ponte naturale che collegava Civita a Bagnoregio, oggi  la “Città che muore”, sovrasta l’immensa valle dei Calanchi e offre al turista un incantevole e indimenticabile scenario.

Fondata dagli etruschi ha poi attraversato varie dominazioni e nel Medioevo acquista gran parte della sua straordinaria forma, arricchita poi nel Rinascimento e mantenuta fino a noi. Anticamente a Civita si accedeva mediante cinque porte, mentre oggi la porta detta di Santa Maria o della Cava, ne rappresenta quella principale.

Del periodo etrusco rimangono molte testimonianze: di particolare suggestione è il cosiddetto “Bucaione”, un profondo tunnel che incide la parte più bassa dell’abitato, e che permette l’accesso, direttamente dal paese, alla Valle dei Calanchi. In passato erano inoltre visibili molte tombe a camera, scavate alla base della rupe di Civita e delle altre pareti di tufo limitrofe che purtroppo furono in gran parte fagocitate, nei secoli, dalle innumerevoli frane. Del resto, già gli stessi Etruschi dovettero far fronte ai problemi di sismicità e di instabilità dell’area, che nel 280 a.C. si concretarono in scosse telluriche e smottamenti. All’arrivo dei romani, nel 265 a.C., furono riprese le imponenti opere di canalizzazione delle acque piovane e di contenimento dei torrenti avviate dagli etruschi.

Tra gli eventi più suggestivi e caratteristici che si possono ammirare a Civita di Bagnoregio c’è il Presepe Vivente lungo le vie medievali e il Palio della Tonna, la sfida tra le contrade sul dorso degli asini, nella prima domenica di giugno e nella seconda di settembre.

Civita di Bagnoregio è Tra “I Borghi più Belli d’Italia” e tra “Le 20 Città nella Roccia più spettacolari d’Italia” di Skyscanner nel 2015.

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